Vivere amare viaggiare.
Follie di una famiglia straordinaria.
Concedersi una follia ogni tanto è il mio motto, ma una mia amica ha superato di gran lunga il mio concetto di follia e la trovo fighissima…
Ebbene sì, ho saputo da poco che lei, il marito e le due bimbe si sono concessi una super vacanza di 3 mesi in giro per il mondo!
Non posso nascondere che ho un po’ rosicato quando me lo ha scritto… insomma io sono quella che vivrebbe sempre con la valigia, sia sola che con i bimbi.
E se si trattasse di una super avventura alla scoperta del mondo sarebbe l’apoteosi della figaggine!!!!!!
Visto che amo sognare… faccio raccontare direttamente a lei cos’hanno combinato in questo lungo meraviglioso viaggio!
Serena 36 anni, Lilith 5 anni, Flo 2 anni e mezzo e Domenico 38 anni.
Stiamo insieme da marzo 2010… a dicembre 2010 eravamo sposati.
Prima di diventare genitori abbiamo visitato il Nepal, l’India ed il Madagascar.
COME E’ NATA L’IDEA DI QUESTO LUNGO VIAGGIO E COME AVETE POTUTO REALIZZARLA?
L’idea è nata come una necessità di mio marito che nel 2015 ha dovuto lasciare la carriera universitaria per mancanza di possibilità future ed è entrato nel mondo aziendale di una multinazionale… per lui un vero trauma!
Dopo un anno e mezzo mi parla dell’ipotesi di prendere aspettativa per sei mesi/un anno e di girare il mondo.
Lo stress legato al lavoro lo stava provando, stava perdendo il contatto con la famiglia e tutto questo per lui non era accettabile.
Io ero appena rientrata a lavoro dopo la seconda maternità e non potevo prendere in considerazione questa follia.
Piano piano siamo arrivati ad un compromesso: 3 mesi…
Per mesi non mi sono sentita pronta a partire: le mie preoccupazioni maggiori erano lasciare il lavoro per un periodo lungo (questo, insieme al fatto di essere bis mamma avrebbe eliminato qualsiasi possibilità di carriera da parte mia) e la preoccupazione economica (stare all’estero per tre mesi senza neanche uno stipendio e basandosi solo sui nostri risparmi mi spaventava).
Poi una mattina di maggio dello scorso anno mentre eravamo in macchina e stavamo andando al lavoro guardo mio marito e gli dico:
“OK, FACCIAMOLO. TRE MESI IN GIRO PER IL MONDO”.
La mia insoddisfazione lavorativa era aumentata e da settembre Lilith inizierà la scuola elementare per cui sarebbe impossibile potersi assentare per un lungo periodo.
Avevo trovato il modo per ovviare all’assenza di stipendio per tre mesi visto che per entrambe le maternità avevo usufruito solo del periodo obbligatorio, sia io che mio marito avremmo potuto utilizzare parte della “maternità facoltativa”… stipendio al 30% ma sempre meglio di niente!
COME VI SIETE ORGANIZZATI?
Non ci siamo organizzati…
Lavoriamo entrambi a tempo pieno, abitiamo a 40 km da lavoro e scuole e continuiamo a fare lavori nella nostra casetta per cui di tempo libero ce ne rimane davvero poco!
Da maggio abbiamo iniziato a fantasticare sulle possibili mete.
La prima ipotesi era di riuscire a visitare 5-6 paesi in 3 mesi, poi ci siamo guardati in faccia ed abbiamo realizzato che non viaggiavamo da soli ma con due bambine di 2 e 5 anni e soprattutto che partivamo per rilassarci e passare del tempo tranquillamente in famiglia.
Il progetto andava assolutamente ridimensionato!
Era importante definire quali paesi visitare per capire quali vaccini andavano somministrati alla happy family e considerando che sono necessarie almeno tre settimane prima della partenza si doveva prendere appuntamento il prima possibile!
DATA DI PARTENZA 1. DICEMBRE 2018
Il primo volo è stato acquistato il 12 ottobre 2018 e non era neppure quello di partenza da Torino ma uno dei voli intermedi!
Il 27 ottobre abbiamo preso il volo per partire dall’Italia e il 31 ottobre quello che ci avrebbe riportato a casa.
IL VOSTRO ITINERARIO?
Il nostro sogno è sempre stato quello di vedere il Sud America quando lì è estate: purtroppo lavorando entrambi in azienda il periodo “obbligato” di ferie è sempre agosto quando la Patagonia è gelida in pieno inverno.
QUESTA ERA L’OCCASIONE PER REALIZZARE IL NOSTRO SOGNO!
Il progetto iniziale prevedeva Ecuador, Cile, Namibia, Zambia e Australia.
Abbiamo rimandato l’Africa perchè essendo più “vicina” la potremo visitare nel periodo di agosto quando in alcuni paesi di nostro interesse è la stagione secca.
La scelta di visitare tutti paesi al di sotto dell’equatore è anche dovuta a problemi logistici.
Siamo dei backpakers inside e muoversi in quattro con due zainoni e quattro zainetti prevedendo vestiario per tutte le stagioni non era possibile!
Quindi alla fine abbiamo optato per Ecuador, Perù, Cile e Australia.
All’interno dei paesi ci saremmo mossi improvvisando, così come abbiamo sempre fatto anche perchè mio marito, che normalmente si occupa di leggere le guide ed organizzare gli itinerari, era riuscito a malapena a leggere quella del primo paese che avremo visto!
Nel mio film mentale avrebbe dovuto essere un crescere di occidentalizzazione: partendo dall’Ecuador che nel mio immaginario doveva essere il paese più arretrato fino ad arrivare all’Australia che avrebbe dovuto essere simile a casa e quindi un aiuto al rientro.
Per certi versi invece non è stato così.
ECUADOR
Lo abbiamo visitato in tre settimane spostandoci esclusivamente in pullman.
Siamo partiti da Quito e siamo scesi verso il Perù vedendo Tena con la sua laguna Azul.
Poi la foresta primaria di Cuyabeno e a seguire Macas che doveva permetterci di entrare in contatto con le comunità indigene del luogo.
Banos con le sue terme e le sue montagne mozzafiato.
Cuenca città coloniale stupenda.
E l’Isola di Jambeli perchè io volevo il mare!!!
L’Ecuador ci ha molto stupiti per l’attenzione all’ecologia, l’educazione, l’igiene e la sicurezza.
Il loro motto, scritto ovunque è: “Ecuador ama la vida!”.
Assolutamente consigliato a chi viaggia con i bambini.
ECUADOR IN POCHE PAROLE:
foresta, vulcani e cultura indigena. Gente bella, sempre disposta ad aiutarti e scambiare due parole con i gringo (che strano sentirsi chiamare così!).
Bello!
PERU’
Del Perù abbiamo fatto solo un piccolo assaggio.
Lo abbiamo visitato in due settimane durante la discesa verso il Cile tutto in pullman ad esclusione di un volo interno.
Siamo partiti da Mancora, città balneare molto turistica e vicina al confine con l’Ecuador per poi scendere a Trujillo dove abbiamo passato il Natale e abbiamo visitato alcuni splendidi insediamenti Chimu.
Da Trujillo a Lima in comode 11 ore di pullman… tutte di giorno…
Tre giorni a Lima tra spiaggia e visita alla città con una puntata improvvisa al parco “Circuito magico del agua” con giochi d’acqua e di luci realizzati in grandi fontane.
Il 31 dicembre abbiamo festeggiato l’ultimo giorno dell’anno con il volo che ci avrebbe portato ad Arequipa.
Da Arequipa alla Valle del Colca con i suoi passi a 4700m, alpaca, lama, vicunia e condor a più non posso e ritorno ad Arequipa da cui siamo partiti per Arica in Cile.
Putroppo un po’ per la mancanza di tempo e un po’ perchè eravamo in piena stagione delle piogge abbiamo saltato Cuzco e Machu Picchu ma li abbiamo già messi in programma per quando andremo in Bolivia (beh penserete mica che ci sia bastato questo viaggio 😉 ).
IL PERU’ IN DUE PAROLE:
Storia, deserti, vulcani, condizioni igieniche peggiori.
Gente più schiva ed introversa: molto spesso chiedevamo informazioni e le persone a cui ci rivolgevamo non ci guardavano neppure in faccia.
E’ evidente un grande passato, ma purtroppo negli ultimi anni governi corrotti hanno portato il paese ad una condizione di trascuratezza palpabile per le strade di ogni grande città.
CILE
Da Arica, città sul confine ci siamo spostati in pullman a Calama vicino al deserto di Atacama.
Posto spettacolare con saline, lagune, formazioni rocciose erose dal vento, dune di sabbia e geyser.
Da qui aereo per Punta Arenas in Patagonia, il grande sogno di mio marito.
Per cinque giorni il nostro amico Pablo Neruda, un furgoncino camperizzato molto hippy, ci ha portato a spasso attraverso il parco nazionale di Torres del Paine con i suoi inconfondibili profili montani.
Poi il ghiacciaio Grey e i suoi iceberg ed un vento che per poco non ci faceva volare via la piccolina.
Tornati a Punta Arenas abbiamo preso un volo per Puerto Montt e di qui una macchina per visitare la regione dei laghi.
Si chiama regione dei laghi perchè piena di laghi immensi su molti dei quali si affaccia un vulcano con la punta innevata ed il fumo che esce: proprio come nei quadri.
Tornati a Puerto Montt abbiamo preso un volo per Santiago del Cile da cui siamo partiti in macchina per vedere la valle del Pisco, il parco nazionale dei pinguini di Humbolt e Valparaiso.
CILE IN BREVE:
Spettacolare!
Abbiamo visto tutti i tipi di paesaggi possibili.
Le persone sono molto disponibili e consapevoli di vivere in un paese che sembra un angolo di Europa e che sta vivendo un periodo di boom economico.
Estremamente caro ma ne vale la pena!
AUSTRALIA
Siamo arrivati a Brisbane e ci siamo spostati in auto per 21 giorni scendendo verso Melbourne.
Siamo stati a Evans Head
E a Bowraville dove sembrava di vivere dentro un set cinematografico.
Siamo passati per una serie infinita di parchi nazionali, foreste di eucalipto e ospedali dei koala.
Fino ad arrivare a Sydney con la sua Opera.
MA I CANGURI?
Nella mia mente dovevano spuntare come i funghi nei boschi d’autunno e invece nulla!
Siamo ripartiti per Melbourne passando per Ulladulla, BullaDellah e compaiono finalmente i primi canguri!
Eden (con ancora più canguri), Phillip Island (con la pinguini parade, oltre al circuito di moto GP), tutte città dai nomi impronunciabili.
Fino a questo momento la domanda è stata: siamo in Australia o negli Stati Uniti?
Da Melbourne abbiamo preso un aereo per Yulara da cui abbiamo fatto base per visitare l’Uluru e il Kata Tjuta e abbiamo visto i primi indigeni.
Poi di nuovo in aereo per Darwin.
Qui abbiamo trovato l’Australia che mi immaginavo.
Selvaggia, con una foresta non molto fitta, i canguri e i Wallaby a volontà, i coccodrilli, le fattorie e molti aborigeni.
Il rapporto tra aborigeni e australiani ci ha lasciati un po’ con l’amaro in bocca.
A quanto ci hanno detto lo stato sovvenziona completamente la vita degli aborigeni che però finiscono per vivere ai margini della civiltà, tormentati dai vizi del fumo, alcool ed errata alimentazione: che tristezza!
AUSTRALIA IN BREVE:
Strana, disorentante per un europeo, veramente multietnica, organizzata, da esplorare, talvolta noiosa.
Diciamo che forse un mese non è sufficiente per comprenderla nella sua vastità e complessità.
Relativamente senza storia (ricordiamo che siamo italiani!), ti fa comprendere cosa possa essere l’inizio di una civiltà e ti chiedi quali saranno le emozioni di un viaggiatore tra cinquecento anni.
Vorrei aggiungere una considerazione sul Sud America e sul momento storico attuale.
Questo viaggio ci ha fatto toccare con mano quello che alcuni nostri amici ci avevano raccontato sul Venezuela.
La situazione è veramente molto critica: gli altri paesi sudamericani stanno assistendo ad un vero e proprio esodo di Venezuelani, soprattutto giovani, che sono costretti a scappare dal loro paese per riuscire semplicemente a vivere.
Abbiamo visto famiglie normali, come può essere la nostra, chiedere l’elemosina ai semofori dell’Ecuador, giovani che cercano lavoro in Perù ed ex-imprenditori che fanno i taxisti di Uber in Cile.
Nonostante queste difficoltà la cosa che ci ha colpito di più è stato vedere la speranza di questi migranti espressa attraverso il loro sorriso.
RACCONTAMI DELLE BAMBINE, COME HANNO VISSUTO QUESTO LUNGO VIAGGIO?
Le bimbe sono viaggiatrici nate: Lilith, ne mese di ottobre ad un mese dalla nascita, era su un volo per l’Islanda.
A Flo è andata meglio: volo transoceanico a tre mesi!!!
VIAGGIARE FA PARTE DELLA LORO “ROUTINE”
Ogni anno facciamo un viaggione d’estate.
In cinque anni Lilith ha visitato Islanda, Cuba, Iran, Guadalupe, Thailandia e Flo si è unita a noi a partire da Guadalupe.
Le abbiamo avvertite che questo viaggio sarebbe stato diverso e molto più lungo.
Anche se saremmo rimasti lontani da casa per un po’ lo spazio negli zaini era ridotto e quindi avrebbero dovuto scegliere con cura quali giocattoli o pupazzetti portarsi dietro.
Abbiamo anche detto loro che sarebbe stato normale sentire di tanto in tanto la mancanza di casa: nel caso fosse successo avremmo potuto piangere un po’ tutti insieme, abbracciarci forte e poi continuare la nostra avventura.
ABBIAMO SPIEGATO LORO CHE CASA È DOVE HAI GLI AFFETTI.
E noi quattro saremmo stati casa in viaggio.
Lilith ci ha dimostrato di aver assimilato questo concetto.
La cosa più difficile per la piccola Flo è stato lasciare il suo cagnone per tre mesi; Mac è stato nominato spessissimo durante il viaggio.
Fortunatamente la tecnologia è stata dalla nostra parte e grazie a Whatsapp avevamo documentazione fotografica periodica del nostro pelosone.
La cosa più divertente è stata che Flo da tre settimane prima della partenza ha iniziato a chiederci:
“Quando Flo giro mondo? Quando Flo giro mondo?”
La cosa più toccante è stata che Lilith ci ha più volte detto la sera nel letto prima di andare a dormire:
“mamma, papà: dobbiamo fare un’altra volta un viaggio di tre mesi per vedere altre cose belle, oppure per tornare in questi posti”
…. Che soddisfazione! (e qui ci sta una faccina con gli occhi a cuore!!!)
COSA CONSIGLI DI FARE A CHI SOGNA DI POTER PARTIRE COME VOI?
P A R T I T E!
Veramente FATELO.
Passerete i mesi prima della partenza a sentirvi dire che siete dei pazzi e nello stesso tempo troverete molta gente che vi stimerà per il coraggio di questa scelta.
Probabilmente sarete di stimolo ed esempio per qualcuno: alcuni conoscenti vorrebbero “copiare” la nostra scelta.
QUALI SONO LE COSE IMPORTANTI DA FARE?
VACCINI
Prima di partire per ogni viaggio telefono al Centro Vaccinazioni Internazionali e mi informo sulla necessità o meno di fare i vaccini.
La vera figata è che per i minorenni questi vaccini sono gratuiti e quindi viaggiare è un po’ più semplice.
Per i documenti ci affidiamo al sito della Farnesina “Viaggiare sicuri” dove ci sono tutte le informazioni necessarie e relative a tutti i paesi del mondo.
ASSICURAZIONE SANITARIA
Non partiamo MAI senza aver stipulato un’assicurazione sanitaria che ci copra in giro per il mondo, a maggior ragione da quando viaggiamo con le pupe… fortunatamente non siamo degli sprovveduti in tutto.
INFORMARE CHI RIMANE A CASA
Prima della partenza inseriamo a grandi linee il nostro itinerario nella sezione “Dove siamo nel mondo” del sito della Farnesina per essere più tranquilli e per tranquillizzare chi rimane a casa.
E ADESSO STATE RIENTRANDO…. CE LA FARETE A RIAMBIENTARVI OPPURE MEDITATE DI CAMBIARE VITA?
No, non credo riusciremo a riambientarci ma sicuramente avremo nei ricordi un’esperienza bellissima.
La frase di mio marito sul volo di ritorno è stata:
“Bene, adesso torniamo, facciamo due settimane a lavoro e poi prendiamo tutta la maternità facoltativa che ci rimane per starcene in giro fino a settembre!”… come dargli torto!
Nella realtà delle cose questo viaggio voleva anche essere un sondaggio su possibili mete dove riiniziare una nuova vita.
Mio marito vorrebbe lasciare l’Italia che sta diventando un paese in cui è molto difficile vivere.
Forse una possibile destinazione l’avremmo trovata ma per questa scelta ci vuole molto più coraggio di quello che ho già avuto…
“Amore mio mi sa che dovrai aspettare parecchio!!!”
La cosa che ci consola è che da quando andremo in pensione, se mai ci andremo, potremo finalmente fare quello che più ci piace nella vita!
Ovviamente sto già guardando i voli per questa estate… in realtà ho iniziato mentre eravamo in Cile… destinazione a sorpresa (magari te la racconto al ritorno che ne dici?)
IN CONCLUSIONE UNA FRASE CHE RACCHIUDA QUESTI 3 MESI
Nonostante possa sembra un luogo comune quello che ci siamo detti è stato:
“La vita è una sola, facciamo questa pazzia!”
Grazie Serena per avermi fatto sognare!!!!!
Chissà se riuscirò a convincere mio marito a fare un altro bel viaggio on the road????
Sono fiduciosa e ti aggiornerò 😉
Cosa ne pensi?