Ci vuole una buona dose di coraggio per confessare la nostra condizione notturna di “senza letto fisso” in casa nostra.
Non sono sicura che si possa definire cosleeping perchè nulla è stato deciso o predefinito; non abbiamo una regola fissa e non andiamo a dormire tutti insieme nel lettone (….che a dirla tutta forse sarebbe pure più comodo!!!).
Lo chiamerei piuttosto cosleeping a muzzo!!!
Non sono una fissata con le regole, non lo sono mai stata. Quando ero incinta non ho letto molto sul come deve essere una mamma, ho iniziato qualche libro ma poi mi sono detta “lasciati sorprendere e vedi come sarà”.
Mio marito invece mi riferiva i racconti di amici e colleghi con i figli perfetti; quelli che non sporcano, mangiano sempre tutto e di gusto, dormono 12 ore a notte, filate e rigorosamente nel loro lettino in cameretta. Insomma tutti con figli “da manuale”….
Alla nascita ho messo Tobia nella sua culla accanto al lettone, l’ho allattato a richiesta alzandomi diverse volte la notte; al primo “ba” lo prendevo in braccio e con lui mi trasferivo nella cameretta dove lo allattavo silenziosamente, seduta.
Era il mio primo figlio e per me era importante che mio marito potesse riposare bene la notte! In fondo lui di giorno doveva lavorare, io potevo permettermi di essere anche un po’ rimbambita…
A 6 mesi, su consiglio del pediatra, la culla è stata sostituita dal lettino posizionato rigorosamente nella sua cameretta, perchè il bambino deve abituarsi da subito al suo ambiente e soprattutto dovrebbe iniziare ad addormentarsi da solo….
Le ho provate tutte, ninna nanne, storielle, canzoncine, lucine varie, carillon, niente, non sono mai riuscita ad addormentarlo senza allattarlo, ho anche provato una sera il metodo “lascialo piangere che poi si arrende” ma dopo mezz’ora di urla disperate ho desistito, non era un metodo adatto a me, a noi.
E così ho continuato ad attaccarlo al seno, posandolo addormentato nel suo lettino e controllando ogni suo movimento con il monitor (anche se la cameretta è a 1 metro dalla nostra).
Adoravo guadarlo dormire e al primo rumore scattavo da lui, lo allattavo seduta e lo rimettevo nel suo lettino (sempre per evitare di svegliare papà….).
Credo che abbia dormito la prima notte intera da solo a 3 anni… anche se dall’anno il seno è stato sostituito dal biberon i risvegli notturni non sono diminuiti.
Quando ero incinta di Olivia avevo bisogno di riposare almeno la notte e così ho iniziato a portarlo nel lettone al primo risveglio notturno. Lui è un bimbo tranquillo, una volta rifocillato dorme e non si muove!
Alla nascita anche Olivia viene messa a dormire nella culla accanto al mio letto ma stavolta di notte la allatto direttamente nel lettone, che è decisamente più pratico e meno faticoso….lo so sono un po’ tonta e ci ho messo 2 anni e mezzo a capirlo!!!!!
Ed ecco che il letto matrimoniale inizia ad essere un po’ troppo affollato…nella notte anche Tobia ci raggiunge spesso per una dose di latte e coccole che non mi sento di negare, e così, il mio povero maritino, ha iniziato a trasferirsi di tanto in tanto sul divano per dormire più comodo (si fa per dire)…..
Quello che può sembrare un fastidio, uno spazio ridotto o un capriccio io lo chiamo richiesta di affetto, calore, voglia di mamma! E così accolgo la richiesta di Tobia, assecondandolo con naturalezza. Cercando di dargli calore, fiducia e amore.
L’arrivo di una sorellina è sicuramente una gioia ma può essere anche destabilizzante e motivo di stress, non me la sento di dire NO.
Non me la sento e non lo faccio.
Quando è nato Filippo la mitica culla l’ho utilizzata solo di giorno…
Non credevo fosse possibile ma lui è un bambino ancora più ad alto contatto dei fratelli. Soffre di coliche serali, dolori, ed urla disperate che nemmeno l’allattamento al seno riesce a calmare.
La soluzione migliore diventa inserirlo nella fascia Caboo che si può utilizzare già dai primi giorni di vita, è già preformata e si indossa facilmente, perfetta per le imbranate come me (ho provato altri tipi di fascia ma avevo la sensazione che mi cadesse).
Ho percorso per ore avanti indietro il corridoio di casa con il mio fagottino Filippo stretto stretto a me, così facendo riuscivo a tranquillizzarlo e una volta addormentato mi sdraiavo piano piano nel lettone con lui sopra di me a pelle d’orso, cercando in qualche modo di dormire.
Dopo alcuni mesi la situazione è migliorata ma lui è rimasto nel letto con noi, è stata una scelta naturale. La notte quando ha fame dolcemente si attacca al seno consentendomi di continuare a dormire.
Così facendo riesco ad essere più fresca al mattino (….si fa per dire).
Vi chiederete, ma quindi dormite in 5 in un letto matrimoniale?????
Ma noooooo sarò pure ad alto contatto ma mica masochista!!!!
I bambini hanno una loro cameretta, ognuno ha il proprio letto singolo da adulti, li ho fatti fare in stile montessoriano in modo che possano scendere in autonomia….ebbene sì con gli anni mi sono fatta “furba”!!!
La sera il rituale prevede che ci si metta nel letto di Filippo a leggere i libri, Tobia alla mia sinistra, Olivia alla mia destra con ciuccio e mano attaccata al mio collo e Filippo sopra attaccato alla tetta 😉
In genere al 4. libro crollano tutti e vengono spostati nei rispettivi letti ed io posso prendere il mio posto al fianco di mio marito.
Capita spesso che io crolli in un sonno profondo e mi risvegli a metà notte con tutti addosso. Per non svegliare nessuno resto così nei miei 10 cm di calore e amore.
La notte avvengono ancora delle incursioni nel lettone, sai dove vai a dormire ma non sai dove ti ritrovi al mattino e chi hai a fianco.
Qualcuno non riuscirebbe a sopportarlo, mi consigliano di usare il pugno di ferro, io penso che al momento va bene così.
Penso che se i miei figli sentono il bisogno di avermi vicina io voglio esserci. Voglio far sentire il mio affetto e poi, devo ammettere che io adoro il loro calore, il loro cercarmi, il loro amore unico ed incondizionato.
Quindi mi prendo tutto quello che riesco e me lo porto dentro perché presto non vorranno più venire nel lettone; i baci e le carezze che mi chiedono con insistenza non li vorranno più ricevere… e devo solo ringraziarli perchè io, che mi credevo fredda ed insensibile, ho scoperto di essere una mamma ad ultra alto contatto.
Mio marito????? Lui vorrebbe poter dormire con me tutta la notte ma col tempo ha accettato che le cose vanno prese così, un po’ come vengono, se tutto questo può essere d’aiuto alla serenità della famiglia…
…ed io lo amo ancora di più per questo!
A casa vostra come funziona il menage notturno? E’ regolare oppure siete anche voi nella nostra situazione di cosleeping a muzzo?
Raccontatemi le vostre esperienze magari mi aiutate trovare qualche soluzione alternativa!!
Con affetto
Marie
Priscilla
12 Aprile 2018Da mamma lavoratrice non posso che condividere: esiste un’unica soluzione, ossia quella che ci permette di dormire possibilmente tutti, dove come con chi è opinabile e sempre incerto.
Marie Biondini
20 Aprile 2018Io non lavoro ma dormire è troppo importante, e con un po’ di pazienza si sistemerà tutto (e rimpiangerò i loro abbracci)….
Elena
23 Aprile 2018Anche qui un gran via vai notturno, a volte mi pesa ma in fondo so che non durerà per sempre e cerco di godermi questi momenti. Ammiro molto la tua positività!!
Marie Biondini
29 Aprile 2018Grazie!!! Io in verità dopo la nascita di Filippo sono molto più rilassata…non chiedermi perchè, è successo senza che me ne rendessi conto! Forse ho imparato a dormire quando lui dorme di giorno (e con lui e Olivia sono stata molto fortunata perchè sono dei terremoti però non rinunciano al pisolino pomeridiano) o forse perchè dormo ovunque e comunque 😉 …e poi hai ragione prima o poi passerà e mi mancheranno tutte queste attenzioni!!!!
Un abbraccio