Mio figlio Tobia ha iniziato lo scorso anno la scuola elementare, aveva 5 anni e mezzo ed è un anticipatario.
Lungi da noi l’idea di coltivare un piccolo genio (anche perché se ha preso una parte di mio DNA di certo non potrebbe!) semplicemente a 2 anni e mezzo Tobia parlava bene e la scelta di mandarlo alla scuola materna in anticipo è venuta da se.
Tobia è un bambino sensibile e riservato, intelligente e sveglio.
Non è un secchione e non credo sarà mai il primo della classe.
È lento, da sempre ha i suoi tempi… in molte circostanze lo invidio perché riesce a vivere le situazioni con una calma disarmante incurante di quello che lo circonda, altre volte fatico a sopportarlo (tipo quando lo devo chiamare decine di volte per ottenere la sua attenzione…;)).
PURTROPPO PERO’ AL GIORNO D’OGGI I RITMI SONO SEMPRE PIU’ INCALZANTI ED I BAMBINI GIA’ IN PRIMA ELEMENTARE SONO SOVRACCARICATI DA NUOVE NOZIONI.
Ok, forse un po’ di colpa ne abbiamo anche noi avendolo iscritto ad una scuola bilingue, anche se il suo unico rammarico è quello di essere l’ultimo della classe a compiere gli anni!
Durante il primo anno scolastico alle elementari non ha avuto difficoltà nonostante il bilinguismo, unico neo la quantità di compiti da svolgere a casa durante il week-end per recuperare il lavoro non svolto in classe a causa della sua lentezza.
NESSUNA DIFFICOLTA’ DI ATTENZIONE, NESSUN PROBLEMA A RELAZIONARSI CON GLI ALTRI E A STARE COMPOSTO IN CLASSE E LA PAGELLA DI FINE ANNO E’ STATA OTTIMA CON GRANDE ORGOGLIO DI TUTTI.
Quando arrivano le tanto attese vacanze estive, ci concediamo tre settimane di puro relax per staccare la spina e prendiamo in mano i compiti nel mese di luglio.
Noto con piacere che italiano, matematica, scienze e lettura riesce a svolgerli in autonomia senza grande stress.
I compiti di inglese invece mi sorprendono molto; purtroppo mi rendo subito conto che lui non è in grado di eseguirli, e non intendo da solo, anche con il nostro aiuto.
Sono piuttosto difficili e richiedono l’aiuto di un genitore con buona conoscenza della lingua; che per noi vuol dire richiedere l’ausilio di Google translator.
Le schede più intuitive riesce a compilarle, quando invece si tratta di leggere, scrivere, pensare e formulare frasi basiche Tobia non riesce.
Ci prova, non si tratta di pigrizia.
Gli sto vicino e cerco di aiutarlo imboccandogli le parole ma quando lui inizia ad urlare mi rendo conto che qualcosa non sta andando per il verso giusto….
URLA E PIANGE DISPERATO, E NON PARLO DI CAPRICCI O TENTATIVI DI FARLA FRANCA, PARLO DI UNA VERA E PROPRIA CRISI DI NERVI DI ALMENO MEZZ’ORA, IMPOSSIBILE DA CALMARE.
E non si è trattato di un episodio isolato, è capitato più volte!!!!
Reputo la cosa preoccupante, più dello scarso livello del suo inglese (che poi ha preso 9 sulla pagella di fine anno).
NON VOGLIO CHE MIO FIGLIO POSSA VIVERE CON STRESS LA SUA VITA SCOLASTICA A 6 ANNI E MEZZO, CAZZAROLA!
NO NO NOOOOOO!!!!
È un bambino, è mio figlio, e voglio che viva serenamente la sua vita scolastica!
Nella storia della mia famiglia ci sono casi di crisi di nervi e non voglio assolutamente essere io ad innescare qualcosa che anche lontanamente si avvicini!
ORA COSA POSSO FARE? COME POSSO, IO MAMMA, AIUTARLO?
Ça va sans dire che parleremo con l’insegnante di inglese per capire il suo punto di vista e prima ancora interpellerò mio zio pediatra.
COME SI CHIAMA QUESTA SINDROME E COME SI PUO’ PREVENIRE O AIUTARE IL BAMBINO STRESSATO DAI COMPITI?
Le altre mie paure? Che si senta sovraccaricato dalla scuola, che iscriverlo in anticipo sia stato un azzardo, che non riesca a stare al passo e che questo possa disorientarlo, che possa viverlo come un fallimento.
HO CHIESTO AIUTO ALLA DOTTORESSA BARBARA DE MARCHI, AMICA, MAMMA DI DUE BIMBI E SOPRATTUTTO PSICOTERAPEUTA
Cara Marie,
i bambini sono esseri meravigliosi, sono intelligenti, sono intuitivi, e sono anche emotivi.
Sì, i bambini, proprio come i grandi, ogni tanto perdono le staffe, fanno delle scenate ed hanno delle crisi di nervi; insomma per dirla con un gergo professionale..si disregolano!
Ecco cosa è successo al piccolo Tobia.
Non si tratta di una sindrome, né di un sintomo psicopatologico, semplicemente di un episodio di disregolazione emotiva, che niente ha a che vedere con i capricci.
Si tratta di un eccesso di emozioni che il bambino non riesce a gestire e a controllare. Insomma in quel momento il bambino prova un’emozione così intensa che lo pervade, gli impedisce di pensare, e lo rende incapace di andare oltre, di fare, di continuare..
PERCHE’ SUCCEDE?
Non è facile dirlo, soprattutto senza parlare con il diretto interessato, tuttavia possiamo immaginare che la fatica nel dover svolgere un compito difficile lo abbia portato a fare un pensiero negativo su di sé, sulle sue capacità, del tipo “non sono capace, non riesco”… insomma, una sensazione brutta, inaccettabile, difficile da reggere per un adulto…figuriamoci per un bimbo di 6 anni…. risultato: una bella crisi, per buttare fuori rabbia, tristezza vergogna e disagio, tutto in una volta sola!
Chissà magari il piccolo-grande Tobia avrà anche pensato: vediamo un po’ tu mamma come ti comporti quando devi affrontare qualcosa di difficile e che non ti piace (tipo la mia crisi di nervi…)
IN QUESTE SITUAZIONI E’ MOLTO IMPORTANTE CHE L’ATTEGGIAMENTO DEI GENITORI SIA RESPONSIVO E CALMO.
E’ utile normalizzare la situazione, accogliere la valanga di emozioni, stare con lui, senza paura, senza fretta, aspettando che la crisi faccia il suo corso e passi, trasmettendo sicurezza ed empatia.
Lo so, a volte è durissima… ma ricordiamoci sempre che i bambini imparano più dai nostri comportamenti che dai messaggi verbali … le difficoltà nella vita ci sono, ma esistono anche le soluzioni.
Sono fermamente convinta che il compito più importante per un genitore non sia “eliminare i problemi ai propri figli” bensì aiutarli a superarli, incoraggiandoli, sostenendoli nei momenti più critici, credendo in loro, avendo fiducia nelle loro potenzialità.
Forza Marie, non aver paura, insieme ce la farete!
GRAZIE DI CUORE BARBARA, LE TUE PAROLE MI SONO DI CONFORTO E DI GRANDE AIUTO.
Tobia ha iniziato con grande entusiasmo e positività la seconda elementare, spero di poter essere una buona mamma e una buona guida per lui e successivamente per i suoi fratelli.
Eleonora
21 Settembre 2018Marie. É un piacere leggere i tuoi articoli durante la mia prima colazione da mamma in solitudine per 10 minuti. Non sono ancora arrivata ai compiti, siamo nel pieno dell’asilo con i miei tre bimbi ma vedo questa disregolazione, come se non fossero programmati ancora a gestire questa inondazione di emozioni, non hanno secondo il cervello ancora sviluppato come gli adulti e vanno in loop. Il disagio nel non saper affrontare una difficoltà la vedo anche io con uno dei 3, ma anziché piangere diventa violento e aggressivo. Tanta pazienza, ho visto che quando io resto calma e lo distraggo con altro poi si tranquillizza e a quel punto gli spiego perché è importante fare quella determinata cosa e quale vantaggio ne può trarre ed incredibile spesso è lui che mi fa vedere che la sta facendo. Speriamo bene alle elementari…. Un bacio
Marie Biondini
25 Settembre 2018Ciao Eleonora, grazie mille mi fa piacere che tu mi legga nel tuo tempo libero (ti confesso che faccio lo stesso quando bevo il mio caffè in solitudine e silenzio al mattino).
Con tre bambini ci si rende proprio conto delle differenze caratteriali e Tobia è sicuramente un bambino molto sensibile. Io ringrazio il cielo che sia in grado di “buttare fuori” tutte le sue paure e i suoi disagi. In questo modo io mamma ho la possibilità di capire e di aiutarlo al meglio (e di modificare il mio modus operandi di apprendista mamma).
Un abbraccio a te e al tuo splendido trio!
Diana
21 Settembre 2018Penso che oggi diamo spesso per scontato tante cose con la scusa che i bimbi “sono avanti”
Sono “avanti” semplicemente come lo siamo stati noi per i nostri genitori e come lo saranno i loro figli…
ma le emozioni sono le stesse….
oggi loro vedono in giro l’aggressività corne una normalità (vedi solo i cartoni animati di oggi…noi giardavamo Tom &Jerry che al massimo si davano una padellata in testa, od i Puffi …)
Questi piccoli li trattiamo da grandi, li vogliamo già grandi
Andare a scuola a 6 anni (a volte meno) a mio parere è troppo presto
Hanno una vita intera per essere grandi ❤️
Articolo interessante, soprattutto sul mantenere la calma durante le crisi di nervi dei piccoli
Come si fa ? 😇😇😇
Forza Tobia, piccolo grande uomo 😍
😘
Marie Biondini
25 Settembre 2018Hai ragione Diana, spesso mi rendo conto di trattarlo “da grande” essendo il piacere grande dei 3. Ma lui è bravissimo a palesare ogni suo disagio con queste belle crisi…ovviamente mi sono spaventata, ma dopo aver parlato con la Dottoressa De Marchi, ho colto questo sua richiesta di aiuto con calma e serenità (si può fare sì ;)).
Non credo che il fatto di essere anticipatario influisca negativamente su di lui, durante l’anno scolastico non ha difficoltà, è al passo con gli altri ed è assolutamente sereno per fortuna. Questo un discorso soggettivo, ovviamente noi abbiamo valutato molto bene la situazione prima di fare questo passo.
Un abbraccio
Loredana
21 Settembre 2018A parer mio , uno degli aspetti educativi più importanti ed efficaci su cui riflettere e’ “Non eliminare i problemi dei propri figli ma aiutarli a superarli con positività dolcezza e fermezza” così come citato nella bella lettera della dottoressa De Marchi . Brava Marie per analizzare anche l’aspetto psicologico che lega la mamma ai propri figli . Credo che preoccuparsene in tempo e con la giusta misura, possa aiutare una crescita più consapevole per diventare uomini e donne più forti .
Marie Biondini
25 Settembre 2018Grazie Loredana, mi fa piacere!!!!
Marie Biondini
25 Settembre 2018Grazie Loredana, io sono convinta che i professionisti, come la Dottoressa De Marchi, possano aiutarci con piccoli accorgimenti a crescere dei bambini più forti e consapevoli. Io da mamma spero di riuscirci!!!
Lucia
22 Settembre 2018Posso solo immaginare cosa hai provato davanti alla sua crisi di nervi! Ho un figlio di un anno e mi chiedo sempre come sarà crescerlo…
Marie Biondini
25 Settembre 2018Guarda io mi sono proprio spaventata… perchè era chiaro che non si trattasse di un comune capriccio!!! Secondo me l’importante è riconoscere quando qualcosa non va e chiedere aiuto a professionisti.
Ylenia
24 Settembre 2018Mia figlia fa uguale.I compiti quest’estate sono stati un incubo.Ho provato vari approcci.Rifiuto totale.rabbia,nervoso e tanta frustrazione.Penso che chiedesse in tutti i modi di lasciarle un estate di riposo…ma ahimè impossibile.Se ti consola siamo tutti sulla stessa barca…
Marie Biondini
25 Settembre 2018Ma povera anche lei così? … io devo trovare una soluzione per l’estate prossima…