Quando lo shopping fa bene e non solo a chi lo fa, ma anche ai più bisognosi… scopri perché!
Questa bellissima realtà l’ho conosciuta su Instagram. Devo ammettere che i social mi regalano sempre tante cose belle e tante persone speciali (eh sì se non lo sai anche mio marito l’ho conosciuto sui social più di 10 anni fa).
Il vintage della cucina è un’idea straordinaria nata da un progetto altrettanto straordinario: Cucina Malati Poveri che da oltre 100 anni è al fianco dei bisognosi. Ed io sono veramente felice di poterlo raccontare.
IL VINTAGE DELLA CUCINA: FARE SHOPPING FA DEL BENE (ANCHE AI BISOGNOSI)
Amo la moda, ho una passione per i pezzi unici e per il vintage! Adoro realizzare outfit originali, abbinati ai brand di nicchia che propongo con #scopripiccolibrand qui e sul mio profilo Instagram.
E proprio per questo mi sono avvicinata al vintage della cucina, scoprendo che è molto più di una bellissima vetrina di capi vintage da acquistare. Grazie a questo progetto ho capito quanto sia vero che lo shopping fa bene anche ai bisognosi!
Alle spalle della cucina del vintage c’è Cucina Malati Poveri, un’associazione che da oltre cento anni è al servizio dei bisognosi. Una bellissima realtà che aiuta le persone in difficoltà economica grazie alla generosità di 73 patronesse e alla collaborazione di volontari. Cucina Malati Poveri supporta oltre 350 assistiti; anziani, malati, extracomunitari e persone sole che vengono segnalati dalla Croce rossa e da varie parrocchie, che ogni settimana ricevono un pacco alimentare contenente generi di prima necessità come latte, pane, pasta, carne, biscotti, olio, caffè, zucchero, ecc.
Cucina Malati Poveri viene sovvenzionata dalle donazioni di privati, da aziende che offrono i loro prodotti alimentari e dalle vendite benefiche.
Purtroppo la pandemia ha impedito lo svolgimento degli eventi per ben 2 anni di seguito, provocando un danno enorme alle casse dell’associazione, e, proprio per questo, penso sia importante far conoscere questa realtà.
Ho chiesto a Claudia Giugia che attualmente collabora come volontaria occupandosi della vendita di abbigliamento vintage, di raccontarmi come nasce questa idea.
Come nasce l’idea della vendita benefica di abbigliamento vintage?
L’Atelier del Vintage è nato dall’idea di una Patronessa, Pucci Lavazza Zanon di Valgiurata, più di 20 anni fa. È lei che per anni ha instancabilmente convinto le amiche a donare i loro capi da proporre nel nostro Atelier del vintage a prezzi di favore nel piccolo spazio, la nostra “casetta”, situata all’interno della struttura della Cucina Malati Poveri.
Si trattava spesso di creazioni di grandi stilisti, abiti da giorno e da sera delle firme più prestigiose: Roberto Capucci, Lazzaro, Ungaro, Roberta di Camerino, Emilio Pucci, Yves Saint Laurent, Dior, Armani, Ferrè, Galitzine, Chanel, Loro Piana, e anche capi di ottima fattura realizzati da sartorie locali su misure per le Signore. E poi cappelli, scarpe, borse, bijoux, foulard…
Un mondo di cose belle che si potevano acquistare in cambio di donazioni, facendosi un bel regalo, e soprattutto, alimentando le casse della Cucina permettendo di continuare l’opera secolare dell’istituzione
Con il tempo le donazioni di abiti si sono un po’ ridotte, lo stile di vita delle signore che ruotavano attorno alla Cucina Malati Poveri è cambiato, molte benefattrici sono venute a mancare e i capi donati sono meno esclusivi ma più portabili. Continuiamo a ricevere donazioni di abbigliamento da privati o commercianti, alcuni capi vengono donati direttamente agli assistiti per i loro bisogni personali mentre altri capi vengono proposti nell’Atelier del Vintage della Cucina.
Una collaborazione importante si è sviluppata a partire dal 2018 con la galleria Marco Polo di Torino, che ha curato per la Cucina anche l’importante evento della “Promenade da Hermès” con la vendita a scopo benefico di foulard vintage della maison. Da allora, gli abiti lasciati in conto vendita che a fine mandato le signore decidono di non ritirare, vengono donati alla Cucina che li ripropone al suo pubblico in cambio di offerte.
Io ho conosciuto la Cucina del vintage come cliente dell’Atelier e successivamente mi sono proposta di aiutare Pucci Zanon nella gestione e l’ho affiancata finché lei non ha deciso di ritirarsi. Ora mi occupo da sola dell’atelier, salvo aiuto in particolari occasioni da parte di amiche, ma ogni giorno tocco con mano quanto lo shopping fa bene…
Come possiamo aiutare i bisognosi ed acquistare i capi vintage?
Il nostro Atelier del Vintage di Torino è aperto a tutti su appuntamento.
E poi ci trovate su Instagram, per supportare l’associazione ho aperto una piccola “finestra sui social”, sul nostro account @il_vintage_della_cucina trovate tutti i giorni una selezione di outfit che potete acquistare con una donazione. Da sola decido quali capi fotografare, allestisco i set, tengo i contatti con i followers (che ogni giorno stanno crescendo) e spedisco i capi richiesti. Siate clementi perché si tratta di un’attività nuova per me, voglio imparare a “metterci di la faccia” e poco per volta sto imparando il linguaggio di comunicazione di Instagram.
Voglio mettere il focus sul concetto FASHION FOR FOOD, gesto consapevole di solidarietà e di fashion style.
Scegliere di acquistare un capo dell’Atelier del Vintage con un’offerta vuol dire trasformare il tuo shopping in aiuto concreto, cibo per 350 persone!
Mi piacerebbe riuscire ad allargare il giro delle amiche della Cucina che donano i loro capi e che vengono a curiosare tra le nostre belle proposte. Ricominceranno gli eventi, in autunno è prevista la “Domenica delle Amiche”, un open day in cui ci si potrà conoscere, si potranno provare ed acquistare i capi. Pensavo anche di organizzare uno shooting di moda dedicato alle donne che scelgono il vintage ed il second hand solidale, ci sarai anche tu vero Marie???
Come possiamo supportare il Vintage della cucina?
Ogni aiuto è per noi sempre un meraviglioso regalo, potete donare capi di abbigliamento e oggetti per la casa. Piccolo spoiler, nel mese di settembre saremo presenti al mercatino del brocantage di “Aristopulci” al Castello di Pralormo. Potete venire a trovarmi in Atelier, curiosare e acquistare, il passaparola tra amiche è per noi importantissimo! Se siete sui social potete seguire il nostro account Instagram Il vintage della cucina, mettere like e commentare aiuterà a far conoscere il nostro l’atelier solidale ma soprattutto l’attività benefica della Cucina.
Non dimentichiamo che con il nostro progetto solidale possiamo aiutare concretamente 350 persone con donazioni dirette oppure acquistando un capo o accessorio. Quindi quando mi chiedi se lo shopping fa bene, la risposta è assolutamente si, almeno in questo caso!
I soldi servono per pagare gli alimentari che compongono i pacchi, per pagare gli stipendi delle 3 dipendenti che gestiscono gli ordini, scaricano pallets, confezionano i pacchi e li consegnano, allestiscono per i vari eventi e si occupano di mantenere in ordine locali della Cucina. Inoltre servono a pagare le utenze, le tasse, ecc. Sono necessari circa 180.000 euro all’anno.
ALLA CUCINA DEL VINTAGE FARSI UN REGALO FA BENE E FA DEL BENE!

Grazie Claudia, sono felice di far conoscere realtà come la vostra e oltre ad aver arricchito il mio guardaroba di tante chicche meravigliose, è bello sapere di aver aiutato persone bisognose.
Cosa ne pensi?