Cosa significa perdere una figlia appena nata?
La fatica della gravidanza, il parto, la grande gioia ed il dolore, un misto di emozioni forti, fortissime e di dolore immenso. L’amore intenso che questa tragedia ci ha donato rendendoci ancora più uniti. E la forza, quella forza che non sapevo di avere che mi ha aiutata ad andare avanti, ad amare, a sperare, a lottare e a costruire la felicità!
La nascita dei fratelli, l’armonia e l’amore, quell’amore così forte che provo tenendo stretta i miei gioielli. Come ci sono riuscita? Cosa è successo? Perché è toccato a noi?
Io ed Alberto ci siamo conosciuti ed innamorati, gli ho chiesto subito dei figli perché sentivo che fosse quello giusto. Con lui ho trovato finalmente, dopo anni di ricerca, la pace e la serenità, ho trovato un compagno che mi capisce, mi supporta e mi ama.
La mia domanda nuda e cruda “facciamo un figlio?” lo lascia senza parole (anche perché ci frequentavamo da pochi mesi) e solo dopo alcuni giorni dichiara di essere d’accordo con un sì bello deciso.
Quel sì che ho atteso e cercato per tutta la vita; io che già a 17 anni sognavo una famiglia.
Dopo un paio di mesi sono incinta, è femmina ed il suo nome sarà Viola, il mio colore preferito di sempre.
Trascorro una gravidanza serena e felice.
Al settimo mese io e Alberto ci sposiamo.
Viola cresce dentro di me insieme ai miei pensieri sul come sarà la vita da mamma, non è molto grande ma da una mamma alta e magra non ci si aspetta una bambina enorme (e comunque prendo 13 kg).
La mattina del 3 marzo iniziano i primi segnali …. quel leggero dolore lombare mi fa capire che “ci siamo”; sto finalmente per conoscere la mia piccola Viola!
Con l’aiuto della mia amica ostetrica Lorenza raggiungo l’ospedale di Locarno e dalla visita capiamo che c’è tutto il tempo di aspettare l’arrivo di Alberto da Torino. Tra una contrazione e l’altra pranziamo al ristorante e vaghiamo per concessionarie alla ricerca dell’auto da acquistare al posto della spider di Alberto… ricordo come fosse ieri che ad ogni contrazione mi appoggiavo al muro a fare le respirazioni!!!
Quando partono a raffica le vere contrazioni, quelle che ti fanno urlare come un maiale al macello e non riesci a far altro che stringere i denti, respirare come imparato al corso preparto e strillare le peggiori parolacce che hai in mente, torniamo di corsa all’ospedale di Locarno.
Accolgo da subito a pieni polmoni l’invito di Lorenza nel lasciarmi andare, le urla escono liberamente e mi aggrappo con tutta me stessa alle spalle di Alberto, il mio pilastro, il mio sostegno importante (poraccio quanto ha sopportato).
In quei momenti ho perso totalmente la concezione del tempo, potrebbe essere durato 5 minuti come 3 ore…ma forse la seconda è più veritiera!
Il dolore è unico, forte, indescrivibile e finisce alle 23.23 quando con una spinta brutale partorisco la mia Viola, piccola capelluta tenera e molto sveglia. Assomiglia a mia mamma, ha occhi vispi che sembrano parlare e pesa poco più di 2 chili e mezzo, quei 10 grammi in più le consentono di stare con me, con noi da subito.
Alberto può dormire con noi visto che il letto accanto al mio è libero.
Al mattino l’assistente di ginecologia ci sveglia per un controllo. Viola è ancora attaccata al seno nella stessa posizione in cui è stata per tutta la notte e non si muove. Chiedo se sia normale visto che non ho esperienza di allattamento, e il medico mi assicura di sì senza fare alcun controllo ravvicinato. Mi pone le domande di routine su parto, gravidanza e postparto e ci lascia così.
Poco dopo arriva la colazione e decido di spostare Viola nella culla per potermi sedere a tavola.
La giro in posizione supina e lei è inerme, piccola e cianotica …
Alberto corre a cercare aiuto, arriva immediatamente l’ostetrica Daniela e me la porta via. Non mi scorderò mai la sua faccia!
Sono confusa, paralizzata dalla paura, non capisco cosa stia succedendo, tremo, non so cosa pensare, non so se urlare, piangere o correre via. Ma non posso fare altro che girare e rigirare per la piccola camera d’ospedale e aspettare notizie. Attimi infiniti. Non ho proprio idea di quanto tempo io sia rimasta ad aspettare e di cosa passasse per la mia testa.
Purtroppo il primario di pediatria ci comunica la triste notizia. Stanno tentando il tutto per tutto, Viola respira ed è in incubatrice ma non sanno cosa sia successo, non sono attrezzati per le cure, e quindi verrà trasferita in elicottero al Kinderspital di Zurigo.
Prima della partenza ci permettono finalmente di vedere il nostro angioletto che sembra ancora più piccola, dolce e così indifesa nell’incubatrice.
La salutiamo mentre parte in elicottero con cuffie enormi gialle; un’altra immagine che non cancellerò mai.
La raggiungiamo in auto a Zurigo, arriviamo nel pomeriggio nel reparto di neonatologia intensiva dove è stata ricoverata e già sottoposta a tutte le analisi e gli accertamenti.
Al centro della sala 3 lettini. Riconosco subito Viola è nel lettino al centro di fianco a Leandro nato anch’esso ieri e Arianna piccola prematura ancora in incubatrice con il suo chilogrammo di peso.
Viola indossa solo un piccolo pannolino ed ricoperta di tubi.
Ma è bella, è proprio bella la mia bambina! Ha un viso dolcissimo, tondo, i capelli scuri, e tutto al posto giusto.
Vista così sembra serena ma quando parliamo con i medici ci rendiamo conto che il caso è veramente disperato.
Purtroppo non sapendo per quanto tempo il cervello sia rimasto senza ossigeno è impossibile stabilire l’entità dei danni subiti sia a livello cerebrale che ad altri organi.
La prassi prevede 3 giorni di monitoraggio con relativi esami di approfondimento.
Non ci danno grandi speranze. Grazie a Dio sono stati subito chiari ed onesti, non ci illudono, sono gentili, presenti e molto affettuosi.
Le parole di mio zio pediatra sono fondamentali per me:
“mi raccomando, non fare di testa tua, dai retta ai medici, è dura ma loro sanno cosa fare“.
Durante i successivi tre giorni prego tanto, parlo con Viola, la accarezzo, la osservo tutta da cima a fondo, dalla testa ai piedi, voglio imprimere ogni centimetro della mia bambina nella mia mente.
Ora la ricordo alla perfezione e sono felice di questo.
Le do il mio latte sperando che il mio nutrimento possa essere la pozione magica, le massaggio i piedi al punto di sballate i dati dei macchinari (che sciocca, come ho potuto pensare che il mio corso di riflessologia plantare potesse servire…).
La battezziamo, un rito che serve a darci una speranza. Circondati dai carissimi amici del cuore Federica e Stefano, le nonne e la zia. Tutti uniti nella speranza, uniti nell’amore. Un Unione forte fortissima che purtroppo non basta. Il calore e l’affetto degli amici trasmessi tramite messaggi e telefonate non bastano.
Al 4. giorno Viola comincia a lasciarsi andare, i reni non funzionano più e questo segnale voglio pensare che me lo abbia mandato proprio lei, nel giorno fatidico della decisione.
Per dirmi “mamma lasciami andare, è giusto così”.
E così abbiamo fatto.
L’abbiamo vestita con un delizioso completino di maglia rosa. L’ho presa tra le mie braccia e ci siamo abbracciati forte forte. Siamo rimasti soli in una saletta intima e l’abbiamo lasciata andare dolcemente, con amore. Un gesto difficile e duro, un gesto che si può fare quando si ama così tanto.
Siamo rimasti con lei così, fino a quando è spirata, dolcemente. Soli, noi tre, col nostro amore, le nostre fragilità, la nostra grande paura e la nostra forza.
Oddio che fatica raccontarlo. Non pensavo di ricordare tutto così come fosse ieri. Piango.
Quello che è successo dopo è stato molto frenetico, quasi irreale.
Il rientro a casa dei miei genitori, i cani che sentivano il nostro dolore, gli amici, i parenti, le dimostrazioni d’affetto di tutti, anche di sconosciuti. L’organizzazione del funerale e mio marito che porta la piccola bara bianca in braccio, la sepoltura, gli abbracci e il calore.
Poi il rientro a Torino e la paura di non farcela, soprattutto dopo le raccomandazioni dello staff medico di Zurigo: “Mi raccomando per il momento non pensate di avere altri figli e soprattutto consultate uno psicologo, vi sarà di aiuto“.
Io e Alberto siamo molto uniti, è stata proprio Viola ad averlo fatto, ci ha fatti sposare quando ero al 7 mese, ci ha portato in viaggio di nozze a NY, ci ha fatto progettare il futuro insieme, ci ha fatto sognare.
Siamo forti noi, anzi fortissimi, parliamo molto, ci confrontiamo e ci diciamo tutto, paure, dubbi, sensi di colpa. Questa è la nostra forza, immensa come l’amore che ci unisce.
Siamo andati da uno psicologo e dopo alcune sedute abbiamo deciso di fare una vacanza per staccare.
Ho fatto volontariato all’ospedale Regina Margherita di Torino, nel reparto di cardiologia pediatrica. Anche se mi era stato sconsigliato mi sono sentita di farlo, c’erano tanti bambini piccoli indifesi, ho avuto la possibilità di essere di supporto, ed è stata una bellissima esperienza. Non ho avuto paura, non ho avuto incubi, non ho mai pensato che ci fosse Viola lì, potevo dare loro amore senza farmi del male, ero nel posto giusto e stavo facendo la cosa giusta.
Me lo sconsigliavano tutti, ma ho la testa dura e l’ho fatto lo stesso, purtroppo per poco tempo perché a soli 3 mesi dalla nascita di Viola sono rimasta incinta.
Un maschio, Tobia.
Ho trascorso una gravidanza felice e serena, non chiedetemi come sia possibile perché non ne ho idea. Il mio cervello mi ha supportato, ha fatto degnamente il suo lavoro (con l’aiuto di Viola) permettendomi di andare avanti felice, con tanta gioia, tanto amore e tanta speranza.
Ed eccomi qui a raccontarlo oggi, il giorno del tuo 7. compleanno amore mio.
Viola, sei con me ogni giorno amore mio, ogni attimo e per sempre.
Il mio angioletto sei tu, con le tue piccole ali come dice Olivia che ti vorrebbe prendere in braccio, perché lei riesce a farlo con Filippo quindi sarebbe sicuramente brava anche con te!
Con infinito amore,
La tua mamma
Non pensavo di scrivere un post dedicato alla mia esperienza con Viola, o per lo meno non adesso. La mia avventura di blogger è appena iniziata e non sono una scrittrice.
Ma succedono delle cose a volte, in alcuni momenti non definiti le parole entrano nella mia testa ed escono dalle mie mani con una naturalezza incredibile. Riesco come per magia ad esprimere tutto quello che ho dentro con facilità, come fosse una cosa già scritta.
Spero che questo mia triste e dura esperienza possa essere d’aiuto ad altre persone.
Perché si può convivere con un dolore grande ed innaturale come la perdita di un figlio appena nato; si può andar avanti, si può tornare a sorridere, si può amare ed essere felici.
Con un angioletto in più che veglia su di noi, che ci dona amore, tanto amore in più.
Cristina
3 Marzo 2018💜💜💜💜 non ci sono parole… ma solo caldi abbracci… grazie per aver condiviso questo momento con noi!!!
Marie Biondini
6 Marzo 2018Grazie a te per avermi scritto bellissime parole anche in privato.
Il calore e la vicinanza delle persone sono un toccasana per l’anima nei momenti difficili….
con affetto
Marie
Doriana
3 Marzo 2018…questo post lascia senza fiato…
Marie Biondini
6 Marzo 2018Grazie Doriana,
forse aiuta a capire meglio chi sono…..
con affetto
Marie
Jana
3 Marzo 2018Un storia così toccante che mi ha letteralmente tolto fiato. Grazie di averlo raccontato.
Marie Biondini
6 Marzo 2018Amica mia, ci ho pensato tanto, un po’ avevo paura di non essere capita, ma i vostri messaggi mi dimostrano il contrario.
Solitamente racconto storie divertenti ma dentro ogni persona ci sono drammi, piccoli e grandi, che possono aiutare a capire meglio chi siamo.
Grazie per il tuo supporto sei davvero speciale
Sharon Agujaro
3 Marzo 2018Sei una donna fortissima e tenace con un sorriso contagioso e una carica immensa. La perdita di un figlio è il dolore più grande che io riesca a immaginare; il tuo racconto è toccante e reale, impossibile non immedesimarsi e commuoversi. Viola veglierà sempre su di voi, sarà sempre presente nella vostra magnifica famiglia. Grazie di questa condivisione, grazie della tua carica sempre. Un abbraccio di cuore.
Marie Biondini
6 Marzo 2018Cara Sharon,
ti ringrazio di cuore per le splendide parole e grazie per il tempo che mi dedichi.
Non voglio passare per wonder woman ma semplicemente per una donna che ha trovato la forza di superare un momento tragico ed è riuscita a ritrovare la felicità perduta. Probabilmente non tutti riescono, ma è possibile, vale la pena provarci!!!
Un grande abbraccio con affetto
Marie
Melissa Imperiali
3 Marzo 2018Che emozione cara Marie, mi hai fatto piangere. Un dolore così profondo è difficile da immaginare. Ammiro la tua forza, la vostra forza!
Federica Capello
3 Marzo 2018Siete una coppia speciale, l’ho sempre creduto. La forza con cui avete vissuto tutto questo è stata incredibile.
Ho pianto tanto in quei giorni, l’ho fatto per mesi… e anche oggi, rileggendo il racconto, che ho impresso nella mia mente.
Insieme state crescendo altri 3 bimbi stupendi.
Vi voglio bene💜
Federica
Marie Biondini
6 Marzo 2018Amica mia, amica del mio cuore, amica lontana ma sempre vicina, che dire se non GRAZIE!
Il tuo supporto, la tua presenza silenziosa e forte è stata per me un grandissimo aiuto che mai scorderò!
TI voglio bene
Marie
Pat
3 Marzo 2018Ricordo molto bene la nascita di Viola: nonna Daniela mi avvisó con un bel messaggio nel quale annunciava di essere diventata nonna per la prima volta! Poi qualche giorno più tardi la notizia che la piccola se ne era andata …ora leggendoti mi sono emozionata tanto …..e mi complimento per la vostra forza e per aver trasformato una così dura esperienza di vita, in qualcosa di meraviglioso quale è una famiglia con bambini! Avete avuto in grande coraggio …e i frutti sono arrivati ! Un affettuoso abbraccio Patrizia from Gambarogno
@hispeed.ch
3 Marzo 2018Marie… non ho parole 😶… vi reputo una splendida Famiglia di quelle con la F maiuscola… l’amore è l’elemento che ha contraddistinto tutto il vostro percorso… ed è proprio grazie all’AMORE che avete superato più forti di prima questa incommensurabile perdita 😢… Voglio dedicarti semplicemente questa frase di Terzani, a te, a tutti voi… alla piccola Viola…. E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
Un forte abbraccio e … GRAZIE 🙏
Marie Biondini
6 Marzo 2018Grazie…mi hai commossa con le tue dolci parole.
E’ per me un onore che persone così speciali dedichino il loro tempo nella lettura del mio blog.
Con affetto
Marie
Melissa Imperiali
3 Marzo 2018Cara Marie, che emozione leggere le tue parole, mi hai fatto piangere. Un dolore così profondo e immenso è difficile da immaginare. Ammiro la tua forza, la vostra forza. Ti abbraccio stretta.
Marie Biondini
6 Marzo 2018Cara Melissa,
grazie per le tue bellissime parole, non so da dove sia arrivata la mia forza (lo posso immaginare).
La vita mette di fronte a dure prove che con l’amore si possono superare.
un abbraccio
Marie
Alessandra
3 Marzo 2018Mamma mia….❤️
Marie Biondini
6 Marzo 2018un grande abbraccio
Marie
Pat
3 Marzo 2018Ricordo molto bene la nascita della vostra Viola: un messaggio della nonna Daniela che annunciava di essere diventata nonna! Qualche giorno dopo la notizia che la piccolina era volata via….. complimenti per la forza con la quale avete trasformato questa dura esperienza di vita in una meravigliosa famiglia! Complimenti Marie anche per essere riuscita ad esternare quello che avete vissuto che sará senza dubbio utile e donerá forza e speranza a genitori che hanno appena vissuto la dolorosa perdita di un figlio appena venuto alla luce. Un caro saluto dal Gambarogno, Patrizia e family
Marie Biondini
6 Marzo 2018Grazie a te per il supporto e per essere così vicina ai miei genitori!
La mia speranza è che questa triste esperienza possa dare speranza ad altre persone che stanno affrontando dei momenti duri, si può trovare la felicità, si può convivere con un grande dolore e tornare ad amare, anche più di prima!
Con affetto
Marie
Simona Alciati
4 Marzo 2018Un abbraccio Marie….
Marie Biondini
6 Marzo 2018Grazie Simona per l’affetto dimostrato
Lore
14 Febbraio 2019Cara Maria,
Leggo solo ora la storia di Viola.
Non devo rileggerla per riccordare, è ben impressa nel mio cuore, io c‘ero e sono felice d’averla conosciuta..
Non so come abbiate fatto ma lei probabilmente vi ha aiutati ! Penso spesso a lei..
Siete forti e uniti e questo è fondamentale!
Vi voglio bene! Lore
Marie Biondini
25 Febbraio 2019Cara Lore, grazie mille per tutto.
Per esserci stata e per esserci sempre anche se siamo lontane.
Ti voglio bene amica
Alice
4 Marzo 2020Ciao, grazie per aver condiviso il tuo racconto, la tua storia, la tua bambina con noi. Io ho una storia molto simile alla tua, solo che l’asfissia è avvenuta in pancia poco prima di nascere. Non la sentivo più muovere e anche se l’hanno fatta nascere in fretta non si sa per quanto tempo sia stata senza ossigeno. Dopo 20 lunghissimi giorni di speranza abbiamo deciso di lasciarla andare. Si chiamava Grace. Adesso avrebbe due anni. Invece ho da poco tra le braccia il mio piccolo arcobaleno, Victoria. L’attesa di questa bambina è stato la ragione per cui sono andata avanti, il mio piccolo angioletto ci ha protetti e vive sempre con noi. Grazie perché i racconti come i tuoi mi fanno sentire meno sola anche se queste cose non dovrebbero succedere a nessuno. Un abbraccio grande ad una mamma di terra ma anche di cielo. ❤️
Silvie
3 Marzo 2021Semplicemente emozionante… complimenti per il tuo racconto del cuore 💔 non saprei che altro aggiungere. Un abbraccio
Nora
4 Novembre 2021Mentre leggevo mi sembrava di essere lì con voi. Sto stringendo il mio piccolo di quattro mesi tra le braccia e nel frattempo un fiume di lacrime scorre sul mio viso. La tua storia così sincera e reale mi resterà impressa, come la tua Viola. Un pensiero a quella meravigliosa creatura che adesso mi sembra di conoscere da sempre. Un affettuoso saluto
Marie Biondini
11 Novembre 2021Grazie di cuore, un abbraccio Marie
Giulia
21 Gennaio 2023Cosa ne penso?
Penso che sei un bravo e forte essere umano e spero, ma ne sono quasi certa, che Viola ti abbia fatto apprezzare ancora di più la vita evitando di sprecarla lamentandosi o arrabbiandosi per stupidaggini.
Sorriso in bocca e avanti tutta!
Marie Biondini
29 Gennaio 2023Grazie di cuore! Sai che penso anche io che il nostro breve ma intenso incontro abbia cambiato la mia vita in meglio! Sembra brutto da dire ma sento che con l’aiuto di Viola sono cambiata in meglio. Un abbraccio
Belinda
27 Gennaio 2023La storia di Viola mi conferma che sei una grande donna nonché mamma ! Sono certa che la tua stellina é molto fiera della sua mamma!
Marie Biondini
29 Gennaio 2023Grazie davvero Beli! Un abbraccio
Margherita Maurino
28 Gennaio 2023Cara Marie , ti seguo da un po’ di tempo , ripeto come ti ho già scritto su Instagram sei na bella persona , sprigioni amore gioia di vivere , in questo caso ti posso solo dire che il tuo Angelo 😇 sarà sempre con te e con tutti voi 😇❤️Ti mando un abbraccio grande grande pieno di energia 🌈🫶🏻🥰
Marie Biondini
29 Gennaio 2023Grazie Margherita, è bello sapere di essere seguita da persone come te! Un abbraccio Marie
Lucia
28 Gennaio 2023Ti ho conosciuta solo oggi . Sei così solare. Non immaginavo il tuo vissuto.Il tuo racconto mi ha davvero commossa. Io sono un infermiera ,e vedo ogni giorno come la nostra felicità raggiunta spesso con tanta fatica, possa svanire in un istante.Ammiro le persone come te, generose verso la vita anche se la vita sempre cortese con noi non è stata.
Se primavera ammirazione ora per te ho profonda stima.
Marie Biondini
29 Gennaio 2023Grazie di cuore per le tue splendide parole! Un abbraccio Marie