Quando è giusto smettere di allattare? Insomma quando una cosa funziona e ti piace pure tanto la domanda sorge spontanea….(quando non sono gli altri a portela mille volte..) quando è giusto smettere???
Ovviamente è soggettivo e quello che riporto è semplicemente la mia esperienza personale.
“Allatto a richiesta e con estremo piacere, mi godo ogni momento intimo col mio cucciolo”.
Per tutti e 3 i figli ho adottato lo stesso modus operandi.
Tobia era veramente “tetta dipendente”, vorace e grande estimatore di latte. Con lui lo svezzamento non è stato facile; ero inesperta, confusa e mi aspettavo che tutto fosse perfetto, da manuale. Ma non lo era, e dopo vari tentativi durati parecchie settimane, mi sono rassegnata e l’ho svezzato con quello che a lui piaceva ossia pappa di zucca e mais tapioca, tutto rigorosamente plasmon perché quella fatta da me non la gradiva.
Quando aveva 11 mesi ero dimagrita troppo e decisi di smettere. Con un biberon MAM scelto a caso dal momento che avevo solo allattato al seno, che si rivelò perfetto e con l’aiuto pratico di mio marito, in 2 giorni il piccolo si dimentica il seno e gode del latte crescita per tantissimi giorno, mesi, anni..
Il latte sarà per lungo tempo la parte più importante della sua alimentazione, lui è un bambino “selettivo”, vale a dire che mangia poche cose (per fortuna sane) in dosi ridotte e poi latte a go go. Non so se sia stato un bene o un male, ma lui è cresciuto piuttosto bene, lo definirei di sana e robusta costituzione visto che si ammala molto raramente.
Con Olivia è stato diverso, anche lei allattata al seno da subito, si attacca bene e mangia di gusto, in modo più delicato rispetto al fratello vorace. Dopo le prime 3 settimane idilliache iniziano le coliche, ogni sera puntuali dalle 19 alle 2 di notte iniziano le urla isteriche di dolore, inconsolabili. Le ho provate tutte: massaggi, oli calmanti, gocce e goccine miracolose, pezze calde sul pancino, osteopata, sondino, fascia, passeggiate notturne nel corridoio…ma nulla sembrava darle pace e per quasi 4 mesi la situazione notturna non migliora.
Alla fine decido di affidarmi ad un medico che utilizza un metodo più drastico, molto distante dalle mie idee ma sono disposta a cambiare le mie idee pur di alleviarle questo dolore.
Mi impone, o meglio suggerisce, di allattare ad orari fissi 4-5 volte al giorno …più o meno riesco a rispettarli. Contestualmente inizio lo svezzamento con la mela e la piccola risponde benissimo; inizia a rilassarsi, dorme serena e mangia che è una meraviglia.
Quando compie 11 mesi mangia con noi a tavola, le stesse cose, bene e di gusto. È curiosa e la definirei una buona forchetta.
Attorno ai 10 mesi compiuti la sottoscritta si ritrova ancora in uno stato di magrezza eccessiva e a malincuore decido di smettere di allattare.
Lei a differenza del fratello non la prende affatto bene. Il seno la sera è una grande coccola, concilia il sonno ed ha effetto calmante per la dentizione ancora a metà strada. Piange disperata e mi cerca nonostante mio marito sia bravissimo e il loro legame sia speciale. Di conseguenza io ho più difficoltà a far andare via il latte, non utilizzo medicinali e mi affido alla mia ostetrica di fiducia per svuotare il seno e contenere le montate; utilizzo persino la verza per alleviare il dolore della montata e far allontanare la piccola.
“Vabbè descritto così sembra una cosa molto crudele ma lei aveva 11 mesi, mangiava tantissimo ed io ero arrivata a quasi 48 kg…insomma… era da fare e si poteva fare!”
Per fortuna lei adora il ciuccio da sempre ed inizia ad addormentarsi in braccio sul cuscino da allattamento ma col ciuccio e tante coccole. Lei il biberon non lo ha mai voluto. Fine del suo capitolo latte.
L’esperienza positiva con lo svezzamento di Olivia mi fa credere di aver sbagliato tutto con il primo figlio con non pochi sensi di colpa.
Ed ecco che arriva un terzo pargolo, nasce strillando come un ossesso e si attacca al seno benissimo fin dal primo minuto. Verrà chiamato “bambino ad alto contatto”, nulla a parte me riesce a calmarlo. Per lui era previsto un periodo di osservazione preventiva di 24h in pediatria alla nascita ma non ne vuol sapere di stare lontano da me e strilla al punto di farsi “cacciare dal reparto” pur di stare addosso a me. In verità mi proposero di calmarlo col latte artificiale ed ho lottato perché non fosse fatto, era stato tutto così naturale e non volevo “rovinare” nulla.
Inizia così il nostro rapporto simbiotico. Allattamento e nanna a pelle d’orso. Non è stata una scelta premeditata, non sapevo come sarebbe stato, non mi ero fatta nessuna idea…è stato così e basta. Un po’ faticoso quando iniziano per lui anche le coliche, i dolori e i pianti disperati. Fortunatamente in agosto in Svizzera molte persone non sono in vacanza e trovo un’ottima “consulente del portare” che mi consiglia la fascia Caboo, in morbido jersey di cotone biologico elasticizzato e facile da indossare perchè in parte è già pronta. Per me risulta perfetta i primi 3 mesi, per sedare il dolore ed i pianti disperati, lo allatto e poi lo metto nel Caboo e passeggio per il corridoio di casa cullandolo. L’effetto non è immediato ma al massimo in 1 ora si addormenta. Imparo poi a sedermi sul letto e a scivolare dolcemente in posizione orizzontale per non svegliarlo, lo tengo stretto a me e lui continua a dormire così, a pelle d’orso. Faticoso ma dolcissimo momento.
La fascia Caboo
Visto l’esito positivo dello svezzamento di Olivia, torno dallo stesso pediatra il quale mi consiglia di iniziare a 3 mesi con mela omogenizzata e a seguire tutta la trafila fatta per la seconda. L’inizio è ottimo. Lui reagisce bene e mangia di gusto. Ovviamente mi bacchetta sull’allattamento a richiesta, che secondo lui è la causa dei disturbi al pancino. Ci provo ma con lui non riesco ad essere ligia, le coliche comunque migliorano dopo il 4. mese ed il latte ha un grande potere calmante per lui. Essendo il terzo di 3 figli under 5 trovo che sia un momento bellissimo per lui, per me, e mi da modo di seguire serenamente anche il resto della famiglia.
L’entusiasmo della prima pappa seduto sul seggiolone
Quando la fase dello svezzamento prevede passato di verdure, farina e carne Filippo inizia a non gradire più….accidenti ecco che il metodo “pazzesco” non funziona più. Non è facile, mi ero illusa che con il terzo figlio potesse essere una “passeggiata”, che avrebbe poi voluto mangiare le stesse cose che mangiamo noi a tavola ecc ecc….insomma mi ero fatta un bellissimo film!
Ci provo, pappe diverse, verdure diverse, omogenizzati, carne fresca, formaggi molli, uova, gusti e sapori decisi, più dolci,…niente. Lui preferisce di gran lunga i giochini di plastica (di questo vi parlerò in un post dedicato al silicone alimentare). Niente di niente cioè pure peggio della mia prima esperienza!!! Un disastro. Alla fine mi sono arresa, ho preso coscienza che ogni bambino è diverso, ha i propri gusti e le proprie predisposizioni. Questo allevia il mio senso di colpa (insomma … a capirlo ci ho messo parecchie settimane di tentativi e disperazione…ma com’è possibile????).
Al compimento dell’anno Filippo si nutre al 95% del mio latte e per il resto qualche pezzo di pane, biscottino, qualche cucchiaino di pappa semolino e mela Hipp, yogurt e frutta da bere.. Fine. Anzi no, per sbaglio i fratelli gli hanno fatto assaggiare il gelato al cioccolato e la panna montata ed era entusiasta (quindi sarà selettivo oppure furbetto???!!!)
Per uno strano caso-miracolo il mio peso resta stabile a 52 kg (il mio peso forma da sempre) ed in previsione delle vacanze in America decido di proseguire con l’allattemento.
Poi compie 13 mesi, iniziano le scuole, notevoli cambiamenti di orari e impegni per i fratelli, ed io non so che fare… mi piace proprio allattare e a lui piace anche di più, c’è sempre qualche dente che spunta, il mio peso è stabile, il suo cresce cioè lui cresce bene è vivace, allegro, sorridente, chiacchierino e tanto sereno. Fisicamente è magrolino, la sua curva di crescita è al 10 percentile, inferiore rispetto ai fratelli anche se sono tutti tendenti al magro e non credo dipenda dalla quantità di cibo ingerito.
Ora Filippo ha passato i 14 mesi, sta sempre a tavola con noi, colazione-pranzo-merenda-cena, inizia a comunicare indica una cosa e dice sì. Qualche penna all’olio la sgranocchia, adora i tondelli di riso soffiato (piccoli ne mangia 2), le sue patatine di mais soffiato, pane, qualche pezzettino piccino piccino di bresaola, frutta in pezzi grandi sempre da mangiare in autonomia, insomma inizia, ma poca pochissima roba.
Ed io non so cosa sia giusto fare.
Mio zio, il nostro pediatra, dice che smettendo di allattare dovrebbe aumentare l’appetito e di conseguenza mangiare di più. E se così non fosse? Insomma allo stato attuale è anche molto pratico di notte non disturba nessuno, si attacca e fila liscio (ed io dormo nota da non sottovalutare). Di giorno se ha qualche disturbo da dentizione o sete o fame e siamo in giro, viene soddisfatto e vive sereno.
“Ho provato a dargli il biberon ma non ne vuol sapere…. eh beh sarebbe troppo semplice…niente ciuccio, niente biberon e 2 fratelli molto sensibili ai rumori notturni…. mica facile eh?!!! “
Stanotte si è svegliato e dolcemente mi ha detto “mamma….latte”…potrò fare a meno di questi momenti? Lo so ci saranno lo stesso ed è un mio limite.
riposino quotidiano a 3
In conclusione mi do tempo fino a Natale, magari nelle vacanze con l’aiuto di papà ci riusciremo. Tante volte è più difficile nei pensieri che nella pratica… per adesso io continuo a godermi i nostri momenti speciali!
Stamattina mentre correggo il post….
Marta - Dindalon
8 Ottobre 2017Ciao, ho letto tutto d’un fiato. È proprio vero che ogni bimbo è a sé! La mia corrisponde alla descrizione del tuo più piccolo 🙂
Posso farti una domanda? Cosa ti spinge a voler smettere di allattare?
Marie Biondini
19 Ottobre 2017Ciao scusa se ho tardato nel risponderti!
In realtà io potrei allattare fino ai 6 anni per quanto mi piaccia e sia anche pratico nella gestione di 3 figli.
Purtroppo ad un certo punto il mio fisico si rinsecchisce troppo… e quindi mi consigliano, per la mia salute, di interrompere. Questa volta sto superando me stessa, cercando di mangiare di più e di integrare con prodotti iperproteici in modo da rimanere stabile sui 50 kg (sono alta 1.77). E’ questa l’unica ragione 🙂
Alessia
21 Dicembre 2019Allatti ancora? Come è andata a finire?