Questo post nasce da un mio pensiero ricorrente al mattino, dopo una notte turbolenta di incursioni notturne nel lettone di mamma e papà voglio parlare di un pensiero ricorrente di molti genitori:”Co-sleeping fino a quando? “
Negli anni ho cambiato più volte la mia visione delle cose, se prima di diventare mamma dicevo “io non permetterò mai a io figlio di entrare nel lettone, è un vizio!” quando è nato Tobia dopo 6 mesi di alzati, coccolalo, allattalo, e ninne nanne presa dalla stanchezza ho ceduto portandomelo nel lettone…. ed è stato l’inizio del nostro co-sleeping.
CO-SLEEPING: FINO A QUANDO?
Inizia così la mia storia di co-sleeping con i bambini e da 7 anni e mezzo il nostro lettone è peggio di un porto di mare!
La storia continua quando sono incinta di Olivia e non voglio far sentire Tobia in difetto…. figuriamoci quando è nata! Vogliamo parlare di quanto sia comodo allattare un bebè sdraiata a letto??? Comodissimo ma così in un attimo il lettone diventa sempre più affollato!
Tutti insieme scomodamente…
viviamo così le notti del primo anno di vita di Olivia, ignari del fatto che in realtà dovevamo ritenerci fortunati ad avere uno spazio di 20 cm a testa!
Già perché dopo pochi mesi si aggiunge anche il neonato Filippo, che soffre di coliche e si addormenta solo se viene coccolato nel marsupio mentre passeggio su e giù per il corridoio…. e che riesco a far dormire per poche ore a pelle d’orso sopra di me.
Soli e soletti nel lettone penserete… e invece no!
Macché, Olivia all’epoca aveva poco più di un anno e mezzo e Tobia 4 e mezzo… e come è normale che sia avevano tutti la necessità di sentire la mamma vicina.
Inizia così quella che chiamerei “ammucchiata” che forse rende meglio l’idea!
Quella che vedete spesso nelle vignette ironiche a casa nostra rappresenta la quotidianità.
Nonostante i tentativi di mio marito di “convincermi a fare qualcosa” non ho mollato ed ho continuato a seguire il mio istinto!
Non perchè volessi male a mio marito ma perchè sono convinta che per riuscire a gestire 3 bambini piccoli sia importante riposare la notte, in qualsiasi modo per poter essere più o meno in forma al mattino.
E se il co-sleeping era la cosa più easy da fare… co-sleeping sia!
CO-SLEEPING FINO A QUANDO VOGLIAMO NOI!
Ora sono trascorsi gli anni, Filippo ne ha 3, Olivia da poco 5 e Tobia 7 e mezzo… ti stai chiedendo come viviamo la notte?
Ecco…. diciamo che la situazione è un po’ migliorata ma spesso è così 😉
Tobia da circa un annetto dorme serenamente nel suo letto tutta la notte senza mai svegliarsi … e aggiungerei un bell’olè!!!
Oliva mi vuole nel suo letto per addormentarsi, mi sta proprio addosso, avvinghiata con le manine attorno al collo e me lo pastrugna (termine in dialetto per dire che mi pizzica il collo come se stesse impastando la pizza).
La notte si sveglia ancora e di solito si presenta puntuale alle 3 del mattino di fronte al mio comodino con la sua bambolina…
Che faccio? La caccio?
Sinceramente non ne ho la forza, anche se spesso vorrei rispedirla nel suo letto, la accolgo, lei si avvinghia e riparte a pastrugnare il collo….. che a quell’ora nel dormiveglia è una vera goduria.. e ça va sans dire che rimane lì fino al mattino.
Filippo è rimasto il mio cucciolo Filippo, un bambino ad alto contatto dalla nascita che ho allattato fino a quasi 3 anni proprio perchè solo così riuscivo a tranquillizzarlo.
Quando ho smesso non me la sono sentita di dirgli “da oggi sei grande non ti allatto più e dormi da solo”… ehm ehm certo che ci ho provato, coccolandolo e facendolo addormentare vicino a me nel suo letto. La formazione è questa: Olivia alla mia sinistra Filippo a pelle d’orso e Tobia a destra, tutti insieme nel suo letto per poi trasportarli nei rispettivi letti.
Questa soluzione temporanea sembra perfetta ma come dicevo prima non dura tutta la notte… come Olivia anche Filippo ad un certo punto della notte si sveglia e si infila nel lettone! Spesso me lo ritrovo accanto senza essermi accorta di nulla, quatto quatto lui si accoccola e si fa spazio dalla parte di Alberto (che prende e se ne va…).
E così quando suona la sveglia alle 6.40 la sottoscritta è incriccata, indolenzita e anche un po’ rimbambita, per essersi svegliata più volte e per aver dormito in posizioni assurde in 10-15 centimetri!
Ora la domanda sorge spontanea….
CO-SLEEPING FINO A QUANDO?????
Lo chiediamo alla Psicoterapeuta…
L’ho chiesto alla mia amica psicoterapeuta Barbara De Marchi, che ha sempre risposte semplici e chiare, quelle che aiutano le mamme, non quelle che le mettono maggiormente in crisi. Barbara è “la psicologa dalla parte delle mamme” 😉
Come mai i bambini vogliono sentire la mamma vicino la notte?
Cosa posso fare? Come approcciarsi?
E quando è il momento di insistere per farli dormire da soli?
Devo lasciare “che venga da se”?
Grazie mille Barbara sei sempre un luce calda in fondo al tunnel !
Cara Marie,
i bambini ad un certo punto della loro vita devono imparare a dormire nel loro letto, perché questo consente loro di sviluppare senso di autonomia ed auto efficacia che sono ingredienti fondamentali per la crescita.
Tuttavia molti bimbi tardano a sviluppare questa competenza, poiché in effetti dormire nel lettone è bellissimo.. e spesso lo è anche per le mamme…. 😉
Che fare?
Io non sono tanto per le regole troppo rigide, mi piace pensare che ogni situazione è differente e che è importante analizzare un comportamento tenendo in considerazione il contesto all’interno del quale si manifesta.
Quindi è ora di riflettere..
se penso di essere stanca, se mio marito si lamenta, se mi alzo tutta contratta e nessuno riposa bene, insomma se questa abitudine sta diventando una schiavitù allora è il momento di cambiare! E lo possiamo fare studiando alcune strategie per aiutare i piccoli ad utilizzare il loro lettino (potrebbe essere anche questo un argomento interessante da trattare che ne dici?).
Se invece mi piace che i bimbi dormano nel lettone, se io mamma lo considero un momento di coccole e di tenerezza che sento far bene a tutti, allora lasciamo tutto così. Facciamo comunque attenzione ai segnali di autonomia che potranno emergere e che vanno assolutamente assecondati, prendendoci cura della nostra frustrazione di non avere più quei piedini tra le gambe.
Grazie Barbara, il mio è un mix di pensieri e di desideri.
Da un lato vorrei poter dormire con mio marito, comoda e senza interruzione, dall’altra so che mi mancheranno un sacco questi momenti, mi mancheranno gli abbracci e le richieste di affetto. E allora per adesso penso che non me la sento ancora di insistere e lascio che crescano ancora un pochino.
Ma penso che possa essere interessante affrontare l’argomento sulle strategie per insegnare ai bambini a dormire nel proprio letto senza paura.
Lo so, forse qualcuno di voi troverà il mio modus operandi sbagliato ed eccessivo, come l’allattamento prolungato fino a quasi 3 anni oppure il fatto che io abbia spannolinato Olivia a 3 anni compiuti.
Tempo fa scrissi un post dal titolo …e co-sleeping fu, concludo questo post con un bel il co-sleeping continuò…. fino a quando non si sa!
Tempo al tempo, ora per noi è tempo di coccole!
Se hai voglia di dire la tua non aver paura, io e Barbara saremo felicissime di leggerti!
Con affetto,
Marie
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Beatrice
24 Marzo 2023Ciao Marie!
Innamzitutto complimenti per i tuoi bellissimi tre figli e per il tuo blog che da’ tanto spinti interessanti. Ho letto il tuo articolo e mi sono rincuorata perché anche io allatto da quasi due anni e mio figlio dorme con me.. non so bene cosa fare e se forzare un’interruzione anche per poter dormire meglio, ma non avendo ancora ripreso il lavoro riesco a gestire le giornate abbastanza bene nonostante le poppate e i risvegli notturni. Credo che come te andrò ancora avanti e rimanderò la decisione ancora di qualche mese. Un abbraccio e ancora complimenti!! Beatrice